giovedì 17 novembre 2011
sabato 5 novembre 2011
I tre pilasti fondamentali del nostro progetto in Guatemala...
Il progetto si articola in tre parti:
Workshop di stimolazione attraverso la musica ,la pittura e la danza rivolto ai bambini del centro AGDEPDIS
Attività di diffusione e alfabetizzazione musicale nel territorio rivolta ai cittadini in generale.
Workshop di autostima e crescita personale rivolti ai genitori dei bambini in collaborazione con sociologi con più di vent'anni d'esperienza.
I workshop rivolti ai bambini del centro AGDEPDIS sono pensati per la costruzione di una coscienza collettiva nelle potenzialità della musica. Le possibilità di raccontare, di esprimere un'emozione, di immaginare un paesaggio, una situazione particolare, un momento.
Ogni stimolo che riesca a ricavare una risposta positiva da parte di questi bambini, e' un guadagno enorme nella lotta contro l'indifferenza e la discriminazione.
A continuazione elencherò alcuni dei workshop che subiranno probabilmente variazioni a seconda del numero di utenti.
WORKSHOP 1
"Il Mago silenzio"
Questo workshop in particolare e' rivolto ai bambini con qualche problema uditivo; nel centro AGDEPDIS si trovano anche dei bambini con grossi problemi uditivi e alcuni addirittura completamente sordi. L'idea e' quella di coinvolgere tutti i bambini in una sola situazione in cui il silenzio e' la materia prima per la nascita del suono.
Sara' spiegata l'importanza del silenzio assoluto come mezzo per la creazione di qualsiasi suono e per l'ascolto reciproco. Usando le vibrazioni attraverso dei palloncini, saranno spiegate le proprietà di un determinato tipo di suono, di un insieme di suoni armonici o del silenzio stesso. In questo modo e attraverso le vibrazioni percepite tramite i palloncini, i bambini con problemi uditivi potranno partecipare nello stesso modo delle attività.
WORKSHOP 2
"Mitos y leyendas"
Il Guatemala e' una nazione di grandissima ricchezza culturale, le popolazioni maya hanno lasciato una eredita ' degna di una profonda attenzione e conservazione. Ancora oggi esistono rituali che mischiano momenti liturgici della chiesa cattolica con riti maya propri del posto, e da questo punto di vista e' diventato un esempio di vera globalizzazione. La popolazione del lago di Atitlán e' prevalentemente formata da indigeni che vogliono salvaguardare gelosamente i propri costumi.
L'idea di questo workshop e' quella di far conoscere diverse leggende del mondo attraverso la musica, poi le parole e finalmente il disegno. I bambini sono partecipi attivi della vita artigianale a Santiago de Atitlán, il loro lavoro si concentra sulle proprie credenze e conoscenze del loro ambiente, arricchire queste conoscenze e stimolare l'immaginazione attraverso la musica potrebbe essere un' interessante attività didattica che risalti e arricchisca la loro fantasia.
WORKSHOP 3
"il giro del mondo"
Si tratta di una attività in cui la fantasia diventa indispensabile per intraprendere un viaggio attraverso il suono delle melodie del mondo.
WORKSHOP PER GENITORI
Inoltre lavoreremo contemporaneamente con i genitori dei bambini che saranno interessanti ad un workshop di crescita personale e autostima impartito da professionisti sociologi e psicologi che hanno recentemente aderito al progetto.
DIFFUSIONE E ALFABETIZZAZIONE MUSICALE
L'idea del progetto e' anche quella di coinvolgere la comunità in tutte le iniziative, perciò e' fondamentale far conoscere il progetto in tutto il territorio e riuscire ad organizzare inoltre concerti e attività di alfabetizzazione musicale per il pubblico del lago di Atitlán.
Perché abbiamo bisogno di fare musica senza frontiere?
E' indiscutibile il fatto che col passare degli anni, la musica colta sentirà l'esigenza di avvicinarsi sempre di più ad un pubblico più giovane e meno elitario, dovrà sicuramente fare i conti con spettatori avidi di novità ma molte volte snobbati o sottovalutati dalle presuntuose sale da concerto. Questo costituisce un motivo in più per iniziare a porci il problema di svegliare la curiosità dentro di ogni individuo che abbia la capacita' di sentire ed emozionarsi con un accordo del pianoforte o con un bel dipinto. Siamo noi artisti i responsabili della cultura altrui e non sempre ne siamo consapevoli.
E' ugualmente indiscutibile il ruolo strategico della musica in un mondo globalizzato e ricco di dinamiche sociali complesse e a volte tristemente crudeli. L'eredita di virtuosi della diplomazia, la musica e la pace come Daniel Baremboim ed Edward Said e' preziosa. Ci hanno insegnato a non addormentarci davanti alla guerra e l'incomprensione; con la loro voce e la convinzione dell'importanza del raggiungimento di una soluzione pacifica al conflitto arabo-palestinese attraverso il dialogo, hanno creato un'orchestra che riunisce musicisti sia della Palestina che dell'Israele , per dare un esempio al mondo di quello che significa ascoltarsi vicendevolmente e creare arte sfruttando le proprie diversità.
In un mondo in apparenza sempre più aperto e cosmopolita, travolto dai propri cambiamenti sociali e politici, non si e' mai abbastanza tolleranti con la diversità altrui. Tante volte l'essere diverso e' sinonimo di discriminazione e rifiuto, ci sono sempre più frontiere, più barriere architettoniche ma sopratutto più barriere mentali che impediscono il libero sviluppo di ogni individuo in una società. Ci dimentichiamo spesso che la natura stessa dell'essere umano e' quella di essere unico e irripetibile, la forza di ogni individuo e' costituita dalle sue capacità non necessariamente uguali a quelle del resto della società.
Le persone diversamente abili sono tante volte discriminate ed emarginate. In certi paesi non esistono neanche normative significative che riguardino le barriere architettoniche per le persone con difficoltà motorie. E' necessario elaborare iniziative che riescano a coinvolgere la comunità nel sano sviluppo dei diversamente abili.
Da questo punto di vista credo fermamente che la musica possa contribuire a l'elaborazione di tessuti sociali più forti e significativi per la comunità, non solo con lo stimolo didattico verso i bambini ma anche col coinvolgimento della comunità in generale.
E' ugualmente indiscutibile il ruolo strategico della musica in un mondo globalizzato e ricco di dinamiche sociali complesse e a volte tristemente crudeli. L'eredita di virtuosi della diplomazia, la musica e la pace come Daniel Baremboim ed Edward Said e' preziosa. Ci hanno insegnato a non addormentarci davanti alla guerra e l'incomprensione; con la loro voce e la convinzione dell'importanza del raggiungimento di una soluzione pacifica al conflitto arabo-palestinese attraverso il dialogo, hanno creato un'orchestra che riunisce musicisti sia della Palestina che dell'Israele , per dare un esempio al mondo di quello che significa ascoltarsi vicendevolmente e creare arte sfruttando le proprie diversità.
In un mondo in apparenza sempre più aperto e cosmopolita, travolto dai propri cambiamenti sociali e politici, non si e' mai abbastanza tolleranti con la diversità altrui. Tante volte l'essere diverso e' sinonimo di discriminazione e rifiuto, ci sono sempre più frontiere, più barriere architettoniche ma sopratutto più barriere mentali che impediscono il libero sviluppo di ogni individuo in una società. Ci dimentichiamo spesso che la natura stessa dell'essere umano e' quella di essere unico e irripetibile, la forza di ogni individuo e' costituita dalle sue capacità non necessariamente uguali a quelle del resto della società.
Le persone diversamente abili sono tante volte discriminate ed emarginate. In certi paesi non esistono neanche normative significative che riguardino le barriere architettoniche per le persone con difficoltà motorie. E' necessario elaborare iniziative che riescano a coinvolgere la comunità nel sano sviluppo dei diversamente abili.
Da questo punto di vista credo fermamente che la musica possa contribuire a l'elaborazione di tessuti sociali più forti e significativi per la comunità, non solo con lo stimolo didattico verso i bambini ma anche col coinvolgimento della comunità in generale.
Guarda il concerto online e fai la differenza!!
I concerti benefici per il progetto musica senza frontiere potranno essere visti anche su vimeo.
Work in progress !
Work in progress !
I colori della speranza
Inizia il progetto musica senza frontiere con un concerto benefico a parma che potrà essere visto via internet dopo il 30 novembre
Coming soon
Per maggiori informazioni kreisleriano@gmail.com
Coming soon
Per maggiori informazioni kreisleriano@gmail.com
Invito per il primo concerto benefico per il finanziamento del progetto "musica senza frontiere, Guatemala"
Novembre 30, 20.00 in via saffi 43/a, S. Benedetto
Ingresso gratuito a offerta libera
I contributi raccolti saranno devoluti in beneficenza all' associazione AGDEPDIS di Guatemala
Ingresso gratuito a offerta libera
I contributi raccolti saranno devoluti in beneficenza all' associazione AGDEPDIS di Guatemala
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